Nuova Riveduta:

Giobbe 8:13

Tale è la sorte di tutti quelli che dimenticano Dio;
la speranza dell'empio perirà.

C.E.I.:

Giobbe 8:13

Tale il destino di chi dimentica Dio,
così svanisce la speranza dell'empio;

Nuova Diodati:

Giobbe 8:13

Tali sono le vie di tutti quelli che dimenticano Dio; così la speranza dell'empio perirà.

Riveduta 2020:

Giobbe 8:13

Questa è la sorte di tutti quelli che dimenticano Dio, e la speranza dell'empio perirà.

La Parola è Vita:

Giobbe 8:13

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Giobbe 8:13

Tale la sorte di tutti quei che dimenticano Dio, e la speranza dell'empio perirà.

Ricciotti:

Giobbe 8:13

Tale è la sorte di quanti dimenticano Dio, e la speranza dell'ipocrita svanirà.

Tintori:

Giobbe 8:13

Tale è la sorte di tutti quelli che dimenticano Dio, e la speranza dell'ipocrita perirà;

Martini:

Giobbe 8:13

Tal'è la sorte di tutti quelli, che si scordano di Dio: così la speranza dell'ipocrita andrà in fumo:

Diodati:

Giobbe 8:13

Tali son le vie di tutti quelli che dimenticano Iddio, E così perirà la speranza dell'ipocrita;

Commentario abbreviato:

Giobbe 8:13

8 Versetti 8-19

Bildad parla bene degli ipocriti e dei malfattori e della fine fatale di tutte le loro speranze e gioie. Egli dimostra questa verità della distruzione delle speranze e delle gioie degli ipocriti con un appello ai tempi passati. Bildad fa riferimento alla testimonianza degli antichi. Insegnano meglio coloro che pronunciano parole dal cuore, che parlano per esperienza di cose spirituali e divine. Un giunco che cresce in un terreno paludoso, sembra molto verde, ma appassisce con il tempo secco, rappresenta la professione dell'ipocrita, che viene mantenuta solo in tempi di prosperità. La tela del ragno, tessuta con grande abilità, ma facilmente spazzata via, rappresenta le pretese religiose di un uomo senza la grazia di Dio nel suo cuore. Un professore formale si lusinga ai propri occhi, non dubita della propria salvezza, è sicuro e inganna il mondo con le sue vane confidenze. Il fiorire dell'albero, piantato nel giardino, radicato alla roccia, ma dopo un certo tempo tagliato e gettato via, rappresenta gli uomini malvagi, quando sono più saldi, improvvisamente gettati via e dimenticati. Questa dottrina della vanità della fiducia di un ipocrita, o della prosperità di un uomo malvagio, è valida; ma non era applicabile al caso di Giobbe, se limitata al mondo presente.

Riferimenti incrociati:

Giobbe 8:13

De 6:12; 8:11,14,19; Sal 9:17; 10:4; 50:22; Is 51:13
Giob 11:20; 13:16; 15:34; 18:14; 20:5; 27:8-10; 36:13; Prov 10:28; 12:7; Is 33:14; Lam 3:18; Mat 24:51; Lu 12:1,2

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